Copenhagen: Chiedo il Vostro Aiuto!

Dal 24 al 27 aprile (che è il giorno del Mio compleanno!) sarò a Copenaghen. Mi ha sempre ispirata tantissimo come Città e quale migliore occasione se non partire per il mio compleanno! E' una Città che non ho mai visitato prima, e quando io visito una città la voglio vedere per bene. Nel senso che punto la sveglia alle sette di mattina e cammino tutto il giorno, perdendomi tra le vie, i musei ed i luoghi da visitare.

Chiedo quindi il Vostro aiuto. Oltre alla solita guida che ho già acquistato ed a cui farò riferimento, mi piacerebbe sapere se qualcuna di Voi ha già visitato questa Città... Cosa mi consigliate di vedere? Quali sono le cose che proprio non posso perdermi? Qualche buon consiglio per vivermi interamente questa Città?

E' tutta una questione di Priorità

Una delle cose più belle che ci regala la Vita è la possibilità, vivendo le giornate interamente, di fare Esperienza. L'Esperienza ci insegna, ci fa capire quali sono i nostri limiti, ci aiuta a superarli ed accettarli. Ci fa conoscere noi stessi e le persone che ci circondano. Ci fa sbagliare e ci fa fare le scelte giuste.

Oggi voglio parlare di Priorità, argomento strettamente collegato all'esperienza. Sono le esperienze che facciamo nella vita che ci fanno capire quali sono le nostre priorità. Ognuno di noi ha le sue cose importanti, i suoi principi fondamentali, i suoi punti fermi ed i suoi valori. Non dovrebbero essere sindacabili, ma è vero che che c'è più di qualcuno che, proprio perchè ha poca esperienza, che di valori veri ne ha davvero pochi. E' assolutamente necessario trovare qualcosa di importante, altrimenti davvero la vita non avrebbe senso. Ma chi è che decreta l'importanza o meno di questa o quella cosa?

Mi ritrovo spesso a pensare alla mia Vita. Sono giovane, ma ne ho passate tante. Gli ultimi tre anni sono stati un inferno. Tre anni fa si sono separati i miei genitori e seppur io fossi già adulta è stata una cosa che mi ha cambiata profondamente e mi ha fatto perdere gli equilibri. Non per la separazione in se (sia chiaro, loro hanno la loro vita e se la gestiscono come vogliono), ma proprio perchè dopo questa separazione io mi sono ritrovata a vivere da sola, in una casa grande e vuota. Ed ho dovuto riempirla di Me. Ho dovuto organizzarmi con lavoro, pranzi, cene, lavatrici, bollette da pagare, stirare, sistemare e tutto ciò che comporta il vivere da sola (che poi è diventato bellissimo, sia chiaro). Nel frattempo si è ammalato il mio Nonno paterno, ed ho seguito la sua malattia da principio alla fine, portandolo a tutte le visite, guardando il dottore negli occhi per sentirmi dire "Ha un tumore. Andrà sempre peggio. Non riuscirà più a mangiare e bere". E poi vedere il Nonno non riuscire più a mangiare e bere, tormentarsi, perdere la dignità. Perchè quelle sono malattie che ti fanno perdere tutto. Vederlo morto, vedere mio padre distruggersi per questo. Farmi forza, cercare di dimenticare quel corpicino che da un quintale è passato a quaranta chili, stamparmi un sorriso sulla faccia ed andare avanti. Combattere con gli attacchi di panico, che arrivano in piena notte e che pensi di non poter gestire. Poi la notizia che il mio Nonno materno si è ammalato. Lui, il principio della mia Vita, la mia fotocopia, colui che mi ha fatto conoscere l'importanza dello scoprire. Vivere quella malattia in modo diverso, più maturo e consapevole, non parlandone mai, sorridendo in faccia a quello schifo e cercando di trovare anche un solo piccolo appiglio positivo. E poi, da che il lunedì sera sei li seduta con lui sul divano, il mercoledì ti viene detto che non c'è più. E di colpo tutto cambia. E anche la difficoltà di sopravvivere da sola. Sia moralmente che economicamente. Fare due lavori, spaccarsi la schiena, risparmiare. E infine mio padre che viene operato ad una gamba per un semplice dolore, e dopo quattro mesi ancora non cammina. Ed ha chiuso la ditta, perso il lavoro e si ritrova a non essere in grado di fare due passi senza cadere. A cinquant'anni.

Questo per dirvi che è inevitabile che, facendo esperienze belle e brutte, le mie Priorità siano cambiate. Se un tempo era fondamentale avere l'ultimo cellulare e l'ultimo ombretto uscito, adesso è diventato fondamentale combattere e cercare sempre di sorridere. Se fino a quattro anni fa il grande problema era cosa mettermi il sabato sera, adesso è diventato sacrosanto passare quel sabato, magari sul divano, con la persona che più amo per non perdere neanche un istante di vita vissuta. Se un tempo era importante essere folle, divertirmi e non pensare, adesso è importante trovare un equilibrio, essere razionale e ragionare sulle cose.

Se un tempo -e scusate il gioco di parole- avevo il tempo di perdermi dietro alla cazzate, ora non più. Io tendo a non giudicare gli altri, perchè vorrei non essere giudicata, ma è inevitabile che io mi fermi a pensare a quelle persone che si perdono in stupidaggini senza senso. Può essere forte dirlo, ma ho imparato che "solo alla morte non c'è rimedio". Tutto il resto è rimediabile, ed è tempo perso perderci troppo a pensarci. Le polemiche sono inutili. Invece di impiegare le proprie ore a far polemiche idiote, sarebbe più opportuno pensare a quello che ci manca, a noi stessi ed a quello che le esperienze ci hanno insegnato. Io non auguro a nessuno, nemmeno al mio peggior nemico, di provare il dolore che ho provato io (cosciente del fatto che ci sono moltissime persone che stanno peggio di me... Io mi sento molto fortunata!), ma vorrei solo che certe persone capissero che nella vita bisogna pensare alle cose concrete, reali. Bisogna rispettare il dolore altrui, bisogna rispettare gli spazi altri e bisogna capire che i propri problemi non sono mai più importanti di quelli degli altri.

Davanti a certe cose, a certe esperienze, vissute ma anche raccontate, bisogna modificare le proprie priorità. Bisogna stare in silenzio, rispettare, essere educati e soprattutto delicati. Bisogna capire che ci sono cose tanto gravi e ben più gravi nella vita. Io sono una persona che costantemente cerca di migliorarsi e di mettersi in discussione. Quando mi ritrovo in certe situazioni mi domando dove posso aver sbagliato, quali sono le mie priorità e che cosa posso fare per migliorare. Io sbaglio tanto ma sono assolutamente certa di non aver mai messo le mie cose importanti, anche le mie priorità superflue, davanti al dolore di qualcuno. Non ho mai pensato che i miei problemi o le mie paranoie possano essere più importanti di quelle di un altro. Soprattutto davanti a questioni come morte, malattia e dolori di questo genere. Io non so come Voi la pensiate, ma io ritengo che ci debba essere, inevitabilmente, nella vita di tutti, un momento in cui le cose importanti cambiano, da più futili diventano concrete, da più superflue diventano più profonde. Voi cosa ne pensate?

Aprile Dolce Dormire: Come combatto il Mal di Primavera!

Per me il mese di Aprile è il peggior mese dell'Anno. Che sia chiaro: io odio l'Inverno ed amo la Primavera, che è indiscutibilmente la mia stagione preferite. Ma, e c'è un piccolo (ma grande) ma... In primavera io sono distrutta. Sfinita, stanchissima, un vegetale che deambula. Le giornate si allungano, il freddo si attenua e le temperature si alzano. Adoro tutto questo. Adoro sentire il tepore del sole tiepido sulla pelle e sentire gli uccellini cinguettare. Ma vuoi il cambio dell'ora e dei ritmi, vuoi gli ormoni o che ne so... Io passerei le mie intere giornate a letto. A dormire. Poltrirei tutto il giorno sul divano e se me lo potessi permettere non andrei neanche a lavorare. Sbadiglio tutto il giorno e mi passa la voglia di fare qualsiasi cosa.

Ovviamente tutto ciò è impensabile e mi crea molto nervosismo. Quindi mi impongo di essere attiva tutto il giorno e di non lasciarmi andare a questa apparente stanchezza. Metto in pratica delle semplici regole che mi sono data per fare in modo che le giornate ed il mio poco tempo libero non sia completamente buttato via. Inoltre, quando la Primavera inizia, inizia anche la mia allergia ai pollini e, dal momento che gli ormoni sono in subbuglio, si accentua notevolmente la mia ansia generalizzata, creandomi degli attacchi di panico quasi continui. Insomma, nonostante sia senza dubbio la mia stagione preferita, ho sicuramente bisogno di un periodo di adattamento. Innanzitutto imposto la sveglia sempre alla stessa ora, ogni giorno. Sia che io debba andare al lavoro sia che io abbia la mattinata libera. In questo modo, anche se faccio una fatica bestiale ad alzarmi, riesco a darmi dei ritmi stabiliti. Cosa più importante di tutte, quando suona la sveglia cerco di alzarmi con un sorriso. La frase che mi ripeto più spesso è "La Felicità è una Scelta", di conseguenza sono io che scelgo se essere felice o se farmi avvolgere dal vortice dell'ansia e della stanchezza. Chi soffre di attacchi di panico sa che c'è sempre un buon motivo per stare male, ma sa anche che è la nostra testa a comandare il nostro benessere. Quindi ripetersi più volte qualche frase positiva è un buon modo per autoconvincersi.

Non mi abbandono mai a pisolini pomeridiani. Anche se mi sento le gambe e la testa pesanti e mi sento poco concentrata, cerco di spostare il mio pensiero su altro. Dormire al pomeriggio, in questi casi, mi fa sentire ancora più stanca e spossata.

Diminuisco la quantità di caffè che solitamente consumo durante l'inverno ed inizio a raddoppiare la dose di Magnesio puro che normalmente assumo. Bevo almeno due litri e mezzo d'acqua al giorno e mangio in modo sano e leggero. In questo modo non mi sento appesantita dal cibo ed evito di sforzare e stancare il mio corpo con digestioni esagerate. Ho infatti scoperto che il corpo, per attuare la digestione, impiega tantissime energia e di conseguenza si stanca. Se io sono già stanca e spossata, far stancare ancora di più il mio corpo è assolutamente sconsigliato.

Cerco di non fissarmi su tutti i sintomi che il mio corpo ha. Mal di testa frequenti, spossatezza, piccoli giramenti di testa che in questa stagione sono assolutamente normali. Chi soffre d'ansia la maggior parte delle volte è anche ipocondriaco, quindi iniziare a fissarsi sui piccoli malesseri è pericoloso per la mente. Da un innocuo giramento di testa si crea un vortice di panico assurdo! Mi prendo del tempo per me stessa, da dedicare alle cose che più amo. Mi chiudo nella mia stanzetta, lavoro al blog, registro qualche video, sistemo i vestiti e via dicendo. Leggo un buon libro. Mi impongo di uscire a passeggiare tra la natura, magari da sola in modo da riuscire a staccare la mente dal lavoro e dai pensieri. Cerco di rilassare così il mio corpo, in modo tale sentirmi si stanca, ma in modo sano. Cerco di non stare al computer per troppo tempo e di uscire a camminare nelle ore più tiepide. Magari porto con me la macchina fotografica e cerco qualche isprazione.

Mi circondo di fiori e di profumi freschi. Prediligo i colori pastello che mi creano armonia mentale e mi rilassano. Cerco di concentrarmi su tutte le cose che faccio, trovando entusiasmo in ognuna di loro. Dalla più piccola alla più grande. Se mentre si fa qualcosa si attiva la concentrazione, allora tutto risulterà più semplice da fare. Non sempre è facile, perchè in questa stagione e con questo senso di spossatezza, concentrarsi diventa difficile, ma se ci riuscite poi il gioco è fatto.

Insomma, sono delle piccole e semplici regole che mi impongo di seguire (lo ammetto, qualche volta non ci riesco o mi risulta terribilmente difficile riuscirci), per superare questo inizio della bella stagione. Poi ci si abitua e tutti questi sintomi passano e poi arriva l'Estate e si sboccia totalmente. Voi invece come vivete l'inizio della Primavera? Anche Voi soffrite del cosiddetto Mal di Primavera?

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The Queen Elizabeth II

E' inutile che ce la stiamo a raccontare. La Vera Icona di Stile è LEI. La Regina Elisabetta. Non ci sono Olivia Palermo e Rachel Bilson che tengano. In questi giorni non si è fatto altro che parlare della Siora Lisa, come amichevolmente la chiamo da anni ormai. E ci hanno bombardati con Suoi filmati di tutti i generi. E così non ho potuto fare a meno di desiderare ardentemente tutti i suoi cappelli e tutti i suoi cappottini. Ma scherziamo? Anch'io voglio, esigo, pretendo, di avere tutti i cappottini color pastello che ha Lei.
E' davvero superfluo parlarne troppo. E' un'Icona di stile, la Vera Icona di Stile dei nostri giorni, di quelli passati e anche di quelli futuri visto che molto probabilmente è immortale. Io da vecchia voglio essere come Lei, punto. Cioè, guardate come Le dona il rossetto rosa in tutte le sue sfumature.
Ovviamente è un post ironico, ma io la Adoro sul serio!

Il salotto... La parte della casa che più Amo.

Il salotto o soggiorno è la parte della casa che più amo. Nel poco tempo libero che trascorro a casa mi piace distendermi sul divano, accendere la tv o leggere un buon libro, magari con le candele accese e un leggero sole che filtra dalle tende bianche. Il mio salotto non è proprio come lo vorrei, ma quando sono rimasta qui da sola non me la sono sentita di cambiare mobili perchè quelli che avevano acquistato i miei genitori erano praticamente nuovi. Così allo scuro del legno ho abbinato la lucentezza del bianco nelle tende e nei dettagli. Ho reso l'atmosfera più romantica e sobria con pareti color tortora e quadretti creati da me. Sono alla ricerca del salotto perfetto e da queste immagini traggo costante ispirazione. Nuances tra il tortora, il grigio più scuro e quello più chiaro che diventa quasi bianco. Adoro le stanze illuminate, con tantissima luce bianca che riflette ovunque. Adoro le vetrate immense e fortunatamente nel mio salotto ho una porta finestra così grande da riuscire ad illuminare gran parte della casa. Insomma, sono alla ricerca della combinazione di colori perfetta per riuscire a far risaltare i miei mobili in modo eccellente. Magari con un pouff bianco, un caminetto, qualche cuscino in più (anche se ho già la mia dei cuscini!). In sostanza amo mescolare i toni caldi con i toni freddi.

Voi invece? Avete qualche predilezione in fatto di arredamento del soggiorno?

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